martedì 20 novembre 2007

Giorno 27

Buona sera a tutti gente, oggi "purtroppo" devo lavorare, quindi non ho tempo per aggiornare il sito, dato però che ieri ho postato una lettera dove si cercava di giustificare la rabbia contro le Forze dell' Ordine tramite l' insoddisfazione e lo stress verso lo Stato dovuti al fatto che non c'è lavoro o che non si arriva a fine mese, oggi per par condicio posto la lettera di un Vigile del Fuoco... Tenete conto che queste persone rischiano la vita ogni giorno, e moltissime domeniche anche a causa di garantire sicurezza negli stadi si trovano coinvolti in risse e casini vari... Bene, quà sotto vedrete quanto è lo stipendio di questi ragazzi... Avevo anche la fotocopia della busta paga ma non la trovo!! Vi assicuro comunque che le somme riportate sono corrette.

"Quanto vale la vita di un pompiere?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Di Alessandro Fiorillo

Nell’ambito del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rivesto la qualifica di Vigile Permanente e sono in servizio dall’ottobre del 1996, quindi sono quasi 9 anni che faccio il Vigile del Fuoco.Ho sempre prestato servizio nel settore operativo, cioè sulla "partenza", la macchina rosso fiammante che vediamo spesso sfrecciare nel traffico, impegnata nell’arduo compito di arrivare nel minor tempo possibile nel luogo dell’intevento, cioè laddove, nella maggior parte dei casi, gli altri fuggono.Dopo quasi 9 anni di servizio operativo con la qualifica di Vigile Permanente questa è la mia busta paga:

Stipendio 779,49 Euro Lordi
Indennità di rischio 366,96 euro Lordi

E’ facile evincere che la "cifra" che dovrebbe fare la differenza in relazione ai rischi specifici che sono propri di un lavoratore Vigile del Fuoco, e cioè di un lavoro molto pericoloso (per questo c’è questa "indennità di rischio") e quindi le 366,96 euro lorde, servono in realtà ad integrare uno stipendio ridicolo di 779,49 EURO LORDE. Ma chi è che percepisce uno STIPENDIO di 779,49 EURO LORDE? Neanche, con tutto il rispetto per questi lavoratori (lungi da me innescare una "guerra fra poveri"), i bidelli o i postini percepiscono un tal stipendio, e certo non corrono quei rischi con i quali quotidianamente ci dobbiamo confrontare noi, non sono sottoposti agli stessi rischi di contrarre malattie professionali ai quali siamo sottoposti noi (a causa del fumo respirato, delle enormi temperature alle quali siamo sottoposti l’estate o nel corso degli incendi, lo stress legato alla necessità di fronteggiare situazioni estremamente pericolose o spaventose, o psicologicamente gravose, le ore e ore di sonno notturno perso e mai recuperato...).
Le 366,96 EURO LORDE di INDENNITA’ DI RISCHIO, dovrebbero fare la differenza tra lo stipendio di un qualsiasi lavoratore che non corre determinati rischi e quello di un lavoratore che ogni giorno convive con rischi enormi, che è responsabile della sicurezza civile nazionale, pronto ad intervenire 24 ore su 24 in qualsiasi scenario dove sia minacciata la sicurezza delle persone, degli animali e delle cose.

Tante volte in questi 9 anni di servizio, come tutti i colleghi operativi, ho rischiato la vita, o anche "soltanto" di farmi molto male. Incendi di raffinerie, di appartamenti, cisterne ribaltate, incendi di capannoni industriali, scantinati, autovetture, boschi, sterpaglie, quadri elettrici. Incidenti stradali nel corso dei quali spesso, grazie alla rapidità e alla perizia del nostro intervento, abbiamo salvato vite umane, e altre in cui invece, purtroppo, ci siamo limitati, nostro malgrado, ad estrarre corpi straziati (decapitati, con arti amputati, ecc.) dalle lamiere contorte di autovetture irriconoscibili. Tanti "soccorsi a persona" , quasi sempre anziani soli, caduti in casa, vittime, prima ancora che della vecchiaia e dell’inesorabilità del tempo, dell’indifferenza della gente, dei vicini, di questa società sempre più atomizzata e individualista (spesso abbandonati persino dai parenti e dai figli). Tante volte, nel corso di questi "soccorsi a persona", all’interno delle case abbiamo in realtà trovato soltanto corpi in avanzato stato di decomposizione, il cui forte odore ha ricordato a qualche vicino che lì viveva un anziano o un anziana soli...e in non pochi di questi interventi ho visto i colleghi delle forze dell’ordine e persino i sanitari del 118 sentirsi male di fronte a certi "spettacoli"...

Nel corso di questi 9 anni ho perso dei colleghi, degli amici, alcuni dei quali conoscevo da molti anni, come il Capo Squadra Danilo Di Veglia (deceduto a Via Ventotene il 27 novembre del 2001, a seguito di una violenta esplosione provocata da una fuga di gas, deceduto insieme ad altri 3 colleghi della squadra 6A di Nomentano), o il Vigile sommozzatore Simone Renoglio (deceduto nel gennaio 2003, nel corso di un intervento di salvataggio di una persona incastrata nelle paratie della diga del Tevere), che prestava servizio nel mio stesso distaccamento di Ostiense.
Nel corso di questi 9 anni ho fatto tante esperienze professionali, compresa una missione a Sarno, nel corso della devastante alluvione del 1998. Ho fatto dei corsi di specializzazione, grazie ai quali oggi sono anche "esperto provinciale NBCR" (per intervenire in quegli scenari di intervento dove sono coinvolti materiali radioattivi, chimici, batteriologici o biologici, nel caso soprattutto di attentati con uso di armi non convenzionali). Altri colleghi con i quali lavoro fianco a fianco ogni giorno si sono nel frattempo specializzati nell’utilizzo delle tecniche di derivazione speleo alpino fluviale (S.A.F.). Tante specializzazioni, tanta professionalità...tutto naturalmente gratis, cioè senza percepire 1 euro in più in busta paga...un qualche euro in più tanto per compensare un po’ tutta questa professionalità, questo impegno...e sì che peraltro le responsabilità aumentano quando ci si specializza, come anche i rischi e il carico di lavoro...(qualcuno direbbe "chi ve lo fa fare...", se non fosse per questa nostra "malattia" di voler fare i pompieri, e volerlo fare bene). E io (che ingenuo...) che avevo sempre pensato che la professionalità e l’esperienza si pagano, le specializzazioni e le maggiori responsabilità si pagano...macché...noi dobbiamo farlo gratis...per passione...(peccato che c’è sempre chi si approfitta di questa nostra passione e della bontà che è insita in ogni vigile del fuoco...).

Ma fino a quando riusciremo a mandare avanti la "baracca" soltanto grazie alla nostra "insensata" passione...e fino a che punto è lecito inseguire questa passione (abnegazione, senso del dovere, voglia di fare e di impegnarsi per il proprio lavoro...) sottraendo tempo e risorse (pane...) alla propria famiglia?Che se ne dica l’introduzione dell’euro ha reso ancor più precaria una situazione già di per sé tutt’altro che rosea...e oggi 1190 euro al mese non consentono ad una famiglia composta da 3 persone (figuriamoci 4...) di vivere dignitosamente (oramai abbiamo ampiamente varcato la fatidica soglia della povertà...). E non è neanche attraverso il tanto sbandierato "taglio delle tasse" (meno di 10 euro in più al mese in busta paga...) che possiamo recuperare condizioni di vita più tranquille, alle quali aspireremmo visto anche il tipo di impegno (e professionalità) con il quale ci prodighiamo ogni giorno a portare avanti il nostro lavoro.Quello che vorremmo è che ci fosse riconosciuta la specificità di un lavoro particolarmente impegnativo e rischioso come il nostro, l’alta professionalità con la quale ogni giorno ci contraddistinguiamo nel salvaguardare la sicurezza del cittadino, professionalità che non potrà essere sempre demandata soltanto alla buona volontà degli "angeli" con gli elmi e gli stivali...anche questi "angeli" hanno diritto ad una vita dignitosa, hanno diritto di essere messi nelle condizioni di garantire un futuro anche ai propri figli...1190 euro al mese vale la vita di un pompiere...
Eh ma ci sono le competenze accessorie! Diciamola tutta. Si tratta di quelle competenze che scaturiscono dai turni di lavoro notturni e festivi (domeniche, Natali, Pasque, Ferragosti...).
Quale è la sostanza di queste competenze...48 euro netti al mese (da aggiungersi alle 1190) per tutti i turni notturni (turni di 12 ore dalle 20,00 alle 08,00 del giorno dopo) e per tutti i turni festivi (le domeniche, e i Natali, le Pasque, i Ferragosti...). Sapete questo cosa significa in sostanza? Che per ogni ora, dico ora, di lavoro notturno e festivo (sempre le domeniche, i Natali...) percepiamo la considerevole cifra "extra" di 1 euro...(l’ora...ribadisco)...bella cifra!Le cose non vanno meglio per ciò che riguarda il lavoro straordinario. Un’ ora di lavoro straordinario di soccorso (quindi al di là delle ore ordinarie che ci spettano, e nel caso di un intervento di soccorso tecnico urgente) ci porta nelle tasche la considerevole cifra di 5,16 euro l’ora...(dico...5,16 euro l’ora...)...certo è una gran cifra per arrotondare lo stipendio! Non basterebbero vagoni e vagoni di ore di straordinario per racimolare una cifra dignitosamente utile...(e comunque non abbiamo neanche la possibilità materiale di ricorrere allo straordinario per arrotondare lo stipendio...e tanto poi...viste le cifre...).

L’ultimo capitolo competenze riguarda la recente "conquista" della cosiddetta indennità di turno.Subito dopo le vicende di inizio 2004, scaturite dalle azioni dei numerosi Comitati Spontanei di Protesta (Milano, La Spezia, Venezia, Napoli, Roma...ecc.), sorti in vari Comandi d’Italia a seguito di un crescente malcontento nei lavoratori Vigili del Fuoco (determinato all’epoca anche dal fatto che il Contratto di Lavoro era scaduto da più di due anni), si era ottenuta questa "indennità di turno", e cioè una cifra (pressoché simbolica) di 1 euro netto per ogni turno di 12 ore svolto dai Vigili del Fuoco operativi (coloro che giornalmente sono impegnati sulle "partenze", sulla strada, in prima linea negli interventi di soccorso). Insomma, una cifra simbolica per "premiare" quei lavoratori impegnati direttamente e ogni giorno nelle operazioni di soccorso, un quasi insignificante "contentino" rispetto a quei colleghi che invece prestano il loro servizio negli uffici, o che sono impegnati a svolgere altre mansioni, non direttamente collegate con il soccorso. Ebbene anche per questa cifra, per questo irrisorio "contentino", si è presto trovato l’escamotage per distribuirlo, come al solito, "a pioggia", cioè a tutti, a chi rischia ogni giorno sulla strada e a chi, tranquillamente, svolge le proprie mansioni al caldo (l’inverno) o al fresco dei condizionatori (l’estate) nel proprio ufficio. Tanto per poter dire ancora a quei "coglioni" che stanno sulle "partenze", per strada..."ma chi ve lo fa fa..." (e bada bene..."coglioni" saremmo stati lo stesso se avessimo percepito quell’euro netto in più a turno...).
Per fortuna che c’è la gente che soccorriamo ogni giorno, che per un momento ci fa dimenticare di essere dei "coglioni"...Insomma, per concludere, 1190 euro di stipendio mensile (compresa l’indennità di rischio che dovrebbe fare la differenza tra un lavoratore "normale" e colui per il quale il rischio è una componente quotidiana) + 48 euro di indennità notturna e festiva (per i turni di 12 ore svolte durante la notte o le domeniche, i Natali, le Pasque...) fanno la cifra di 1238 euro al mese, e considerando 1 euro di indennità di turno (quando ce lo daranno...) sono altri 15 euro, quindi arriveremo a 1253 euro mensili.

Certo, in questi tempi fatti di tante incertezze (bisogna tagliare la spesa pubblica, i servizi sociali, le spese sanitarie, bisogna competere con i cinesi, gli indiani, i paesi in via di sviluppo...), anche a 1253 euro mensili ci si può aggrappare, puntellando le proprie aspirazioni ad una legittima tranquillità, per sé stessi e per la propria famiglia...ma quando si deve, appunto, mantenere una famiglia, fare dei figli (altrimenti la crescita zero...), pagare il mutuo e le bollette, le tasse (che per fortuna il nostro governo diminuisce...7-8 euro in meno di tasse al mese...peccato che aumenta la benzina, il costo della vita, le bollette, le spese sanitarie, i servizi sociali...), comprare da mangiare e magari andare 1 volta al mese (e che diamine...almeno una volta al mese...) a mangiare la pizza il sabato (quando non siamo di servizio, diurno o notturno)...cosa restano delle 1253 euro mensili?

"E di che ti lamenti", potrebbero dire in molti, "pensa a chi non percepisce neanche quelli..."...è vero, troppo spesso prima di lamentarmi ho il pudore (che molti non hanno...politici in primis sveltissimi ad alzarsi un già lautissimo stipendio ogni qual volta si presenta la possibilità...altro che i due anni di attesa per vedersi rinnovare il proprio contratto di lavoro...) di pensare ai tanti che stanno peggio di me...però resta il fatto che quando si percepiscono 1253 euro al mese (compresi stipendio, indennità di rischio, indennità notturna e festiva, straordinari, e futura indennità di turno) come compenso per un lavoro dove rischi la vita ogni giorno (e quando ti va bene di farti male seriamente.
O di contrarre qualche malattia professionale), dove svolgi turni di lavoro notturno di 12 ore (quando tutti dormono sotto le loro calde coperte), comprese le festività (le domeniche, i Natali, le Pasque, i Ferragosti...), dove l’inverno lavori al freddo, sotto la pioggia battente o la neve, e con temperature inferiori allo 0°, e dove l’estate affronti gli incendi boschivi o di sterpaglie sottoposto a temperature che sfiorano anche i 60 gradi ( beh...questi 1258 euro a me non sembrano così tanti...soprattutto quando per far quadrare i conti, devo rinunciare a regalare una rosa alla mia amata moglie o il giocattolo nuovo al mio splendido bambino...ma si sa, in fondo non siamo mai contenti (lo sarebbero i signori politici se percepissero questi stipendi e dovessero rinunciare ai loro numerosi privilegi e vantaggi...mmmmhhhhh......)

Ci lamentiamo sempre, in fondo cosa vogliamo se, invece di impegnarci più a fondo, a suo tempo, quando tiravamo quattro calci appresso ad un pallone, e invece di imparare, più recentemente, a scimmiottare i divi della TV davanti alle telecamere (stile Grande Fratello o Amici o altre istruttive e intelligenti trasmissioni del genere...)abbiamo contratto la malattia di voler fare i pompieri, soccorrere la gente, sentir urlare le sirene...ce la siamo cercata e ben ci stà."

Dopo questa lettura educativa mi auguro che qualcuno ci pensi due volte prima di aprire bocca... Perchè se qualcuno rischia di non arrivare a fine mese, qualcun' altro non solo rischia questo, ma rischia anche di non tornare a casa la sera per colpa di certa gente...

Buona serata a tutti :)

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