Buongiorno a tutti gente, oggi non stò troppo bene per tanto non ho molta voglia di scrivere, ho il naso tappato e mal di gola, stare quì davanti al pc è l' ultima cosa che voglio!!
L' unica notizia che vi riporto è questa, nemmeno troppo eclatante se vogliamo, era logico che una cosa del genere prima o poi sarebbe saltata fuori...
Praticamente la procura di Napoli stà accusando Antonio Bassolino (governatore della campania ) e altre 28 persone di aver tratto vantaggio dall' emergenza rifiuti per prolungare i loro mega stipendi da consulenze per il commisariato speciale sui rifiuti. Secondo i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, l'emergenza rifiuti in Campania è stata sfruttata per elargire superstipendi e "guadagni inimmaginabili" per altri settori della Pubblica Amministrazione.
E' da 14 anni che questi bastardi starebbero prolungando questa situazione, dato che per chi appunto lavorava nel commisariato "più durava l' emergenza, più si guadagnava". Davanti al gip Marcello Piscopo, i pm hanno ribadito le accuse contro la gestione commissariale che avrebbe avuto interesse nel mantenimento della situazione di emergenza. I magistrati hanno citato, come esempio, i casi di compensi annui di un milione e 50mila euro annui per il subcommissario Vanoli e cifre tra 800-900mila euro per i subcommissari Paolucci e Facchi.
I pm durante l'udienza preliminare hanno riferito casi di ingenti compensi e rilevanti rimborsi spese per i vertici del commissariato. I magistrati hanno poi affrontato il tema dei vantaggi che avrebbero avuto amministratori e titolari delle aziende, in primo luogo l'Impregilo, che non avrebbero rispettato i termini del contratto producendo, tra l'altro, negli impianti Cdr un materiale inutilizzabile come combustibile nel costruendo inceneritore di Acerra. Se le discariche in Campania sono sature - emerge dall'accusa - la responsabilità è da individuare nella cattiva gestione, risalente agli anni scorsi, dell'emergenza da parte della struttura commissariale.
Delineato anche il ruolo del governatore Antonio Bassolino che - per i pm - come commissario per l'emergenza rifiuti era amministrativo e non politico, per cui il presidente della Regione era al corrente, ad esempio, delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr. Secondo i magistrati, Bassolino inoltre "sapeva" e nei suoi confronti non viene applicato il teorema del "non poteva non sapere". Bassolino era venuto a conoscenza delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr, e si sarebbe dovuto attivare in quanto aveva "giuridicamente l'obbligo di controllare".
Ad oggi per le strade di Napoli sono 900 le tonnelate di rifiuti acatastati...
Io mi chiedo come possa certa gente essere a piede libero, io avrei preso Bassolino e le altre 28 persone e le avrei fatte linciare in piazza dai Napoletani!!
Bè per oggi vi lascio, vi auguro un buon pomeriggio!!
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