mercoledì 4 giugno 2008

Giorno 214

Buongiorno a tutti! Oggi sono finalmente riuscito a fare il pagamento a Sumon, già mi è costato cazz...
Se vi ricordate, qualche tempo fà avevo raccontato l' episodio di una caduta che aveva riguardato Antonio, mentre a spingerlo c' ero io... Leggendo le sue giornate passate ho trovato lo stesso episodio, raccontato da lui, devo dire che ricorda più cose di me...
Lo posto qua di seguito

Giornata del 01/06/2006
Come vi ho già anticipato ieri, questo pomeriggio, verso le sei, torna mio fratello Pietro per qualche giorno... tra l'altro oggi è anche il suo ventiquattresimo compleanno! Quando c'è lui a casa cambia tutto perché con la sua presenza scombussola tutto l'equilibrio familiare... in primo luogo ripulisce la dispensa da tutta la roba da mangiare con quei suoi denti da castoro e il suo stomaco senza fondo, poi si appropria indebitamente delle macchine senza mai chiedere il permesso, e terzo lascia sempre un casino tremendo in camera mia! A dispetto di ciò però è sempre fantastico averlo "fra i piedi" perché movimenta ogni giornata!

Un episodio che ho vissuto con Pietro e che non dimenticherò mai è successo al mare circa 10-12 anni fa...ricordo che stavamo tornando insieme dalla spiaggia passando lungo il sentierino che c'è per arrivare sino alla strada per tornare a casa. Era l'ora di pranzo e quel giorno avevamo ospiti e quindi i nostri genitori erano già tornati a casa per preparare il pranzo, e noi siamo rimasti in spiaggia soli perché non volevamo tornare così presto. Il sentierino che si deve percorrere per tornare a casa è strettissimo e ci passa solamente una persona alla volta, il suolo è pieno di radici di Pino scoperte e pietre sporgenti... proprio verso la fine del sentierino Pietro ha smesso di impennare la carrozzella e le ruote piccole di davanti si sono incastrate su una radice e la carrozzella si è impuntata rovesciandosi in avanti e facendomi cadere di faccia a terra... ricordo perfettamente quegli attimi e la fortuna che ho avuto sbattendo la fronte e la guancia tra due pietre sporgenti... solo che, a causa del colpo, mi si è aperta una ferita nel sopracciglio e quando Pietro ha abbassato lo sguardo, ha visto il sangue e ha iniziato a tremare... praticamente la scena era questa: la carrozzella ribaltata in avanti ormai vuota ed io disteso per terra a faccia in giù tra le pietre sporgenti, e il sangue che mi colava dalla fronte... essendo l'ora di pranzo il sentierino era deserto, allora Pietro, che vi ricordo aveva solo 12 anni, mi ha preso in braccio e ha percorso circa 100 m sino alla pineta vicino a casa mia... li abbiamo incontrato un ragazzino in bicicletta che conoscevamo, che vedendomi col sangue in faccia ha chiesto a Pietro che cos'era successo e se voleva aiuto... a quel punto Pietro gli ha detto di andare a prendere la carrozzella che era rimasta cappottata sul sentiero e di muoversi perché non riusciva più a reggermi in braccio... mi ricordo che ha iniziato a piangere chiedendomi scusa è che non c'è la faceva più a tenermi... io non stavo piangendo e non sentivo dolore per cui gli ho detto di stare tranquillo che non mi ero fatto nulla... ma lui insisteva dicendo che ero pieno di sangue e che aveva paura che avessi sbattuto la testa ad una pietra... Dopo qualche minuto finalmente, è tornato Francesco (il ragazzino a cui Pietro aveva chiesto di andare a prendere la carrozzella) con la carrozzella piena di terra sui braccioli. Pietro ha cosi potuto risedermi in carrozzella. A quel punto ha visto che il sangue usciva da un graffio e ha iniziato a ridere per il sollievo... contagiando anche me e Francesco...siamo tornati a casa ad affrontare mamma e babbo e raccontargli tutto... appena entrati in giardino c'era il fuoco acceso e il porcetto che stava cuocendo con mio padre, mio padrino e mio zio tutti intenti e indaffarati... non ci sembrava vero di scampare alle ire di babbo e, facendo finta di niente siamo passati diritti e siamo corsi da mamma che mi ha subito medicato il taglio e si è fatta raccontare la scena... quella è stata una delle prime volte in cui Pietro si e letteralmente sfiancato per tenermi con lui!

C'è da dire che se voi conosceste il sentiero cui mi riferisco, capireste di quanto sono stato miracolato. Non sbattere la testa su uno spigolo di roccia ma sulla terra... ora che ve lo ha raccontato mi sembra incredibile accorgermi di quanto ero resistente da bambino... se dovesse capitare una cosa del genere oggi significherebbe morte certa... non tanto sbattendo la testa quanto per la mia schiena che si spezzerebbe letteralmente in due... beh riportando alla mente quegli episodi mi sento più sereno... adesso vi saluto e vi do appuntamento a domani. Un abbraccio ciao

Un abbraccio anche da me ahahah ciao, vi lascio con quest' immagine scattata un paio di giorni fà in messico:

4 commenti:

Anonimo ha detto...

auguri per l altro giorno potevi anche dirlo che era il tuo compleanno

Me ha detto...

mi è sfuggito d mente :)

Anonimo ha detto...

e tando picatila in culu

Me ha detto...

Picatila in culu tue, conca e cazzu... Ma chi ti conosce?
Ma dimmi tu se devono venire anche quà a scassarmi i coglioni!!